Ostia Antica - IT
Alla scoperta di Ostia Antica: un viaggio nella storia
Durante il nostro viaggio ad aprile, con il gruppo, abbiamo avuto l'opportunità di esplorare le meraviglie di Ostia Antica, una delle mete più affascinanti nei dintorni di Roma. Questa straordinaria città, che conserva intatti oltre 2000 anni di storia, ci ha permesso di immergerci nei culti, nelle tradizioni e nella quotidianità dei Romani.

La nascita di Ostia Antica
Ostia, il cui nome deriva dalla posizione alla foce del Tevere, nacque nel IV secolo a.C. sotto il regno del re Anco Marzio, quarto sovrano di Roma. Fu la prima colonia romana, inizialmente con funzioni militari, destinata a proteggere l'accesso al fiume e fungere da avamposto strategico. Successivamente, divenne un importante porto commerciale, attraverso cui transitavano tutte le merci destinate a Roma.


Una città ricca di storia e innovazione
Appena entrati, ci siamo sentiti catapultati nel passato: le antiche strade, come la via Ostiense, conservano ancora le lastre di pietra lavica segnate dai carri. Abbiamo scoperto che la tecnica di costruzione delle strade, con l'inserimento di tre mattonelle "a triangolo", era un'invenzione etrusca perfezionata dai Romani, che utilizzavano pietra lavica proveniente dai Colli Albani.
Passeggiando, abbiamo notato le catacombe, situate appena fuori le mura della città, dove venivano seppelliti i morti, secondo le usanze dell'epoca. Qui, un gatto randagio, che abbiamo scherzosamente chiamato Romeo, sembrava guidarci verso l'ingresso della città.

Le Terme di Nettuno: il cuore della vita sociale
Tra i luoghi più affascinanti, spiccano le Terme di Nettuno, celebri per i loro mosaici in bianco e nero che raffigurano il dio Nettuno e la sua consorte Anfitrite. Qui si svolgeva una parte fondamentale della vita sociale romana, con bagni di acqua calda, tiepida e fredda, riscaldati grazie a un sofisticato sistema di forni sotterranei. Le mattonelle di terracotta originali sono ancora visibili, affiancate da quelle più recenti utilizzate per il restauro.

Curiosità quotidiane: il lavatoio e la tassa sull'urina
Proseguendo, abbiamo incontrato l'antico lavatoio, utilizzato più per trattare le pelli e i tessuti importati che per lavare i vestiti. Per sgrassare i materiali, veniva utilizzata l'urina, tanto preziosa che fu soggetta a una tassa introdotta dall'imperatore Vespasiano. Non a caso, si dice che da qui derivi il detto latino "pecunia non olet" (il denaro non ha odore).
La Domus della Fortuna Annonaria
Abbiamo poi visitato la Domus della Fortuna Annonaria, una residenza lussuosa probabilmente appartenente a un magistrato o prefetto dell'Annona, responsabile degli approvvigionamenti alimentari. Il cortile centrale illuminava l'intera abitazione, mentre nelle stanze spiccavano mosaici in bianco e nero, con scene mitologiche e rappresentazioni di animali. Di particolare fascino era la sala centrale, con il suo ninfeo monumentale, decorato con nicchie e colonne che incorniciavano cascate d'acqua, collegate a un sistema di deflusso verso le latrine. Abbiamo anche notato una tabula lusoria, un antico gioco inciso sul marmo, probabilmente praticato con biglie o pedine. E chiaramente abbiamo iniziato a giocarci anche noi.


Il Teatro Romano
Il maestoso teatro, costruito nel I secolo a.C. e ampliato sotto il regno di Augusto, è uno dei più antichi d'Italia, precedendo persino il Colosseo. Ancora oggi ospita spettacoli all'aperto. La disposizione dei posti rifletteva la gerarchia sociale: i più ricchi sedevano nei palchi al piano terra, mentre i meno abbienti occupavano i posti superiori. Il teatro era decorato con maschere simboliche e amplificava le voci grazie alla sua struttura. Copriva anche il volto degli attori, che ai tempi, potevano essere soltanto uomini.


Piazzale delle Corporazioni
Dietro il teatro si trova il Piazzale delle Corporazioni, un'area adornata da mosaici raffiguranti i vari mestieri e le città con cui Roma commerciava.



Tra le decorazioni spicca un elefante, simbolo degli esotici animali destinati al Colosseo. Al centro si ergeva un tempio, dedicato a Cerere, dea della fertilità e del commercio.

L'Insula di Diana e il "ristorante"
Abbiamo infine visitato l'Insula di Diana, un edificio abitativo dedicato a Diana, dea della caccia. All'interno si trovava un thermopolium, l'equivalente di una moderna tavola calda, dove i clienti potevano acquistare piatti pronti e vino. Gli antichi romani pranzavano spesso fuori casa, consumando colazione e cena nella propria abitazione.


Le lingue parlate a Ostia Antica
A Ostia, la lingua ufficiale era il latino, utilizzato per le iscrizioni, i documenti ufficiali e il commercio locale. Tuttavia, data la multiculturalità del porto, si parlavano anche il greco, diffuso tra i mercanti orientali, e altre lingue straniere portate dai commercianti provenienti da tutte le regioni del Mediterraneo, come il fenicio e il copto.
Ostia Antica ci ha lasciati con la sensazione di aver viaggiato indietro nel tempo, respirando l'atmosfera di una città viva e pulsante, che continua a raccontare la grandezza e la quotidianità della civiltà romana.